Le famiglie parlano linguaggi diversi. Noi aiutiamo a tradurli
Da dodici anni lavoriamo con nuclei familiari che si sono persi nel rumore quotidiano. Non offriamo soluzioni magiche — ma un metodo pratico per ricostruire dialoghi autentici tra genitori, figli e partner.
Scopri il nostro approccioUn metodo che parte dall'ascolto, non dalle formule
Ogni famiglia porta con sé storie uniche. Il nostro lavoro comincia sempre dallo stesso punto: capire cosa si nasconde dietro le parole non dette.
Dialogo strutturato
Creiamo spazi protetti dove ogni membro può esprimersi senza giudizio. Le sessioni seguono un ritmo che rispetta i tempi emotivi di ciascuno, permettendo emergano verità altrimenti sepolte.
Responsabilità condivisa
Nessuno è il colpevole assoluto nei conflitti familiari. Aiutiamo ogni persona a riconoscere il proprio ruolo nelle dinamiche disfunzionali, trasformando la difensiva in apertura collaborativa.
Pratica quotidiana
Le sessioni sono solo l'inizio. Tra un incontro e l'altro, le famiglie sperimentano esercizi concreti nella vita reale — piccoli passi che modificano abitudini consolidate da anni.

Quando il silenzio diventa più forte delle parole
La famiglia Veronesi
Nel marzo 2024, Celeste e suo marito Raimondo sono arrivati da noi dopo otto mesi senza parlarsi davvero. I loro tre figli adolescenti avevano smesso di cenare insieme. La casa era diventata un albergo dove ognuno viveva in stanze separate.
Non c'era stato un evento traumatico. Solo un lento allontanarsi, una comunicazione ridotta a messaggi pratici e toni sempre più freddi.
Come si sviluppa il percorso familiare
Primo contatto e valutazione
Un colloquio iniziale dove ascoltiamo la situazione senza preconcetti. Valutiamo insieme se il nostro approccio può rispondere alle esigenze specifiche del nucleo familiare.
Mappatura delle dinamiche
Nelle prime quattro settimane identifichiamo i pattern comunicativi disfunzionali. Chi parla, chi tace, cosa resta non detto, quali emozioni circolano sotto la superficie.
Nuovi strumenti di dialogo
Introduciamo tecniche pratiche che modificano gradualmente le abitudini comunicative. Ogni famiglia riceve esercizi personalizzati da praticare tra le sessioni mensili.
Consolidamento e autonomia
Dopo sei-nove mesi, le famiglie hanno acquisito strumenti sufficienti per gestire autonomamente i conflitti futuri. Rimaniamo disponibili per supporto occasionale.

Perché i conflitti familiari si cristallizzano
L'illusione della normalità
Molte famiglie convivono con tensioni croniche pensando sia normale. Si abituano a dialoghi superficiali, evitano argomenti sensibili, costruiscono muri invisibili. Il problema è che questa "normalità" erode lentamente l'intimità emotiva.
Quando chiedere aiuto diventa necessario
Non servono crisi drammatiche per iniziare un percorso. Anzi, intervenire prima che la situazione diventi insostenibile rende il lavoro più efficace. Se i membri della famiglia comunicano solo per necessità pratiche, se i figli evitano di confidarsi, se i partner hanno smesso di condividere pensieri personali — questi sono segnali da non ignorare.
Il conflitto non è il nemico della famiglia. È il sintomo che qualcosa chiede di essere ascoltato. Il vero problema nasce quando sostituiamo il confronto con il silenzio.

Dott.ssa Lavinia Strauss
Responsabile metodologia coliarenthivo
I prossimi percorsi familiari partiranno a settembre 2025. Se riconoscete alcune di queste dinamiche nella vostra famiglia, contattateci per una valutazione iniziale senza impegno.